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And the Oscar goes to...


Oscar, grandissimo talento prima
dell'Internacional di Porto Alegre poi del Chelsea, ha dichiarato di non pensare al mondiale, ma di essere concentrato sulla Cina e non sul Mondiale perché non vuole diventare povero e crede sia meglio essere ricco che vivere del ricordo di un Mondiale.
In parole povere ha sputato in faccia alla sua gente.
Oscar si è trasferito in Cina dal Chelsea a soli 24 anni decretando così la fine di una carriera che sarebbe sicuramente stata lunga e ricca di successi. Oscar viene dal Brasile, un paese in cui il calcio è più di tutto, un paese in cui il Maracanazo del 1950 ha prodotto diversi suicidi e ettolitri di lacrime. Ecco Oscar non ha capito un cazzo della sua terra.
Oggi bambino che inizia a giocare a calcio sogna di giocare un mondiale con la sua nazionale ed in Brasile questo desiderio è più grande che in tutto il resto del mondo. Dalle favelas alle spiagge di Copacabana si sogna di emulare le gesta di Ronaldo, Pelé, Junior, Didì o Vavà. Oscar ha deciso di sputare in faccia ai suoi sogni ed ai sogni di milioni di bambini. Ha barattato la felicità, la possibilità di diventare un idolo di due tifoserie fantastiche come quelle di Chelsea e Brasile per un po' di milioni.
Vorrei ricordare ad Oscar che esistono campioni che pur di giocare un mondiale hanno messo a rischio le loro carriere. Campioni come Franco Baresi, Palacio, Totti.
Franco giocò la finale del Mondiale di Usa '94 con un menisco appena operato e a rischio ricadute; Totti giocò il Mondiale di Germania 2006 praticamente con i chiodi nel piede; Palacio giocò il Mondiale brasiliano del 2014 con la caviglia semi-distrutta e ancora adesso ne paga gli strascichi.
Certamente Oscar non é l'unico.Come lui hanno fatto anche Gaitan e Carrasco dell'Atletico, Jackson Martinez, Pellé e tanti altri. Tutti hanno deciso di mettere la parola fine alle loro carriere pur di guadagnare qualche soldo in più, forse dimentichi di quando da bambini hanno iniziato a giocare e di quando pur di giocare sarebbero stati disposti a tutto.
Voi che avete venduto le vostre carriere mi state sul cazzo non perché guadagnerete più di quanto io potrei mai guadagnare in due vite, ma perché é colpa vostra se il movimento calcistico sta andando a puttane.
Immagine: Immagine

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